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Genova 09/11/2008
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Obiettivi sindacali futuri dell'AVAL:

  • eliminazione dell'atto notarile obbligatorio per l'affitto di ramo d'azienda, nel caso l'attività si riferisca a banchi sul mercato (in quasi tutta l'Italia basta registrare una scrittura privata che costa molto meno e permette quindi una maggiore dinamicità del mercato degli stessi affitti);
  • passaggio della modalità di pagamento dell'imposta sull'Occupazione Suolo nel Comune di Genova (COSAP) da quadrimestrale a giornaliera, con ticket acquistabile dai rivenditori di tabacchi o alle Poste, come avviene in altre realtà più attente alle esigenze commerciali (vedi Torino) che, oltre ad evitare al proprietario il pagamento del posteggio anche quando non lo occupa (perchè da noi è così, dato che in molti mercati non vengono marcate le assenze...) costringerebbe i sorteggianti a confrontarsi ad armi pari con chi ha impegnato i propri risparmi (magari accendendo un mutuo) nell'acquisto di una licenza, perché adesso in quasi tutti mercati - per i motivi sopra citati - non pagano niente, ed avrebbe anche l'ulteriore effetto positivo di risollevare la qualità media della merce messa in vendita, cosa che ha causato lo spostamento del flusso degli acquirenti verso i centri commerciali, che qui sono anche troppi (vedi le COOP).
    Una nota polemica: il Comune è a conoscenza del ticket da un anno...;
  • diminuzione dell'Imposta sull'Occupazione Suolo (COSAP), visto che è la più alta d'Italia;
  • costringere l'Amministrazione locale a risolvere il problema dell'abusivismo imperante nei mercati genovesi, visti anche i problemi di ordine pubblico sorti recentemente tra gli abusivi, da una parte, ed operatori regolari e Guardia di Finanza dall'altra, in realtà ancora valide come Piazza Palermo, tenendo conto del fatto che delle piazze periferiche se ne parla poco o niente, ma lì il problema assume dimensioni ancora maggiori.
  • combattere con il massimo impegno il Testo Unico sul Commercio della Regione Liguria in materia di saldi, perchè è vergognoso rendersi conto che chi legifera su questioni riguardanti il commercio (ma in altri campi avviene la stessa cosa) dimostri sempre più impunemente che il commercio non lo conosce per niente: non vogliamo pensare che questa rivoluzione, avvenuta con un'assordante appoggio mediatico di parte, sia stata svolta unicamente e maliziosamente per favorire i grandi centri commerciali (che in una città di 600.000 abitanti sono ben 4, ma a pochi chilometri ce ne sono altri) a discapito delle piccole imprese commerciali che rispettano, in proporzione al giro d'affari, oneri maggiori in quanto a costi, tempi di pagamento e contratti di lavoro per il personale.
  • combattere la tendenza, seguita dall'Amministrazione, di rendere sempre più onerosa la frequentazione dei mercati rionali, costringendo i non residenti a pagare quote elevate per il parcheggio delle proprie auto, senza dare alcuna possibilità - almeno ad alcuni di loro - di trovare un posto gratuito, perché di questi non v'è più traccia (li hanno resi tutti a pagamento!). Sembra sempre fatto per spingere il flusso dei clienti verso quei famosi centri commerciali di cui parlavo prima, che il parcheggio gratuito te lo danno, eccome, tanto lo paghi in altri modi (se non te lo sei già pagato prima a causa dei finanziamenti regionali o statali utilizzati per costruirlo, che comunque in parte siamo noi a creare con i nostri versamenti).

C'è tanto da fare e non ci spaventano le sfide che dovremo affrontare da qui in avanti. Siamo abituati a vivere ed a soffrire in mezzo alla strada, esposti ad ogni intemperia, quindi volontà e determinazione non ci mancano di certo.

Con l'impegno e la collaborazione possiamo fare cose altrimenti impensabili da soli.

Con l'unità della categoria, perchè è necessario che la categoria dei Venditori Ambulanti sia veramente e finalmente unita, sarà possibile effettuare quella svolta che lascerà sicuramente il segno in questa nostra difficile realtà quotidiana.

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a cura della Redazione AVAL.