Il
detto popolare assegna già la
palma della più antica professione del mondo, ma la ragione suggerisce
di pensare che invece sia il mercante, il commerciante, magari proprio
ambulante, la prima vera professione del genere umano. Davvero
professione perché i raccoglitori, e dopo i cacciatori e i coltivatori,
esercitavano l’attività che li ha anche definiti per la sopravvivenza,
invece il mercante, il commerciante utilizza per la prima volta la
competenza, l’esperienza e l’attitudine per ricercare vantaggio
economico e dunque è vera professione.
E scambiare merci e prodotti anche se con iniziali forme di
baratto,
significa moltiplicare le relazioni e i contatti, che è anche la più
semplice e condivisa definizione di quella moderna disciplina che è la
attività del marketing. E quindi si scambiano nei millenni merci e
relazioni, e non ci si ferma a questo, ma i mercanti si avventurano
sempre nello scambio di informazioni, di linguaggi, di innovazioni
tecnologiche e di sapere. Anche il mondo antichissimo diventava più
piccolo con i commercianti spesso itineranti e comunque mai fermi a
guardare gli eventi e le grandi trasformazioni o i cambiamenti sociali,
arrivando in qualche caso anche ad esserne non solo testimoni
importanti ma protagonisti e promotori. Il commercio nelle antiche
civiltà – le città dell’ossidiana, la più antica della civiltà (pietra
scheggiata) si presenta qui come incontro tra le piste dei cacciatori e
artigiani e i commercianti svolgono la loro attività in questo flusso.
Nelle civiltà più consolidate la struttura delle
città nasce sempre con
al centro il tempio (la divinità), la basilica (l’istituzione civile),
la piazza (la comunità) ed i negozi (lo scambio, i rapporti economici).
Così si ripete anche la successiva struttura delle città romane – il
Foro – una struttura che si diffonde in tutto l’Impero e quindi nel
mondo ed è la base per qualsiasi altro modello di città.
Nella regione Emilia
Romagna
possiamo
vedere innumerevoli esempi dei
percorsi storici del commercio, a Bologna vediamo anche un primo
esempio di antica specializzazione dei luoghi : Area di piazza Maggiore
– alimentari Area di piazza VIII agosto – non alimentari I canali – via
del sale – industria di trasformazione e lavorazione della seta con
l’acqua come forza per i mulini da seta e commercializzazione nel
portico del Pavaglione (pavajon in dialetto, dal francese papillon che
collega alla farfalla del baco da seta) Legame tra luoghi e arti ,
mestieri, attività commerciali, sempre a Bologna … via degli orefici,
Calzaiuoli, Pescheria, Marescalchi, Pignattari etc....